Viaggi sonori motorizzati.

Questa notte ho riscoperto un piacere che per troppo tempo ho trascurato: il viaggio senza meta accompagnato da musica ad alto volume.
Armato di lettore mp3 (ho lo stereo della macchina che fagocita solo cassette ed in malo modo, peraltro), benzina e solitudine, mi avvio verso una strada scelta a cazzo, in piena notte.
Lascio andare la musica a palla (i Mono, grandioso gruppo "nippo post-atomico"), mentre schiaccio sull'acceleratore, inghiottito dalla notte.
Scorrono case di campagna, strade dissestate, arbusti e cani randagi, mentre le note si fondono con il rombo del motore, creando un loop sonoro-ambientalistico-quasi mistico.
La luna è tonda e chiara, stampata in un cielo buio tappezzato da rade nuvole timide.
Non incontro nessuna macchina in questa strada isolata e lascio che il viaggio proceda così, senza meta, liquido come un sogno ad occhi aperti, come una scopata da ubriaco.

Respiro e premo sul pedale, perso in questa serata senza fine.

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