Super Mutant Alien Assault (2016) [REPOST]
Cybernate | Sony PlayStation 4
02/08/2016 - Pixel Flood.
Con un nome che riporta alla memoria il periodo d’oro dei giochi per Super Nintendo, Super Mutant Alien Assault sbarca su PlayStation 4 e Steam dopo un sostanzioso lavoro di rifinitura, speziato e arricchito nella ricetta base, preparata con amore dello chef Chris Suffern (fondatore e mente della Cybernate) e messa in tavola nei vari portali dedicati ai giochi in Flash, ormai qualche annetto fa. Grazie al codice per PlayStation 4 giunto in redazione possiamo affondare i denti nella ciccia ed emanare il nostro verdetto ludo-culinario.
ATTENZIONE!
Quel che segue è frutto dell’immaginazione del recensore, messa a dura prova dal caldo torrido e dalle innumerevoli bestemmie che hanno accompagnato la stesura dell’articolo. Nessuno sviluppatore è stato sottoposto a tale tortura psicologica.
«Allora Chris, cosa hai preparato oggi per i giudici di Indie Game Chef 2k16?»
«Ho pensato a un bel primo a base d’azione frenetica su crema densa di platform, resa croccante dalla generazione casuale dei livelli e dallo sblocco progressivo di nuove armi, nemici, potenziamenti, abilità e modalità di gioco. Il tutto servito su una tradizionale schermata fissa. Ovviamente in due dimensioni.»
«L’impatto iniziale è spassoso. Ma vedo che non ti è mancata la giusta attenzione rivolta alla condivisione dell’esperienza di gioco, giusto?»
«Certo, potevo trascurare il multiplayer cooperativo ma non troppo? Giammai! Perché blastare mostruosità in compagnia non è bello se non è litigarello!»
«Dici bene Chris! Ma adesso procediamo all’assaggio…»
«…»
«Mmh… Mmh… Il piatto è dannatamente piccante, ostico per i polpastrelli meno avvezzi alla sfida, sebbene i controlli precisi e puntuali spingano al lento miglioramento, boccone (amaro) dopo boccone.»
«Sì, ho usato l’acidità del tasso di difficoltà per esaltare la celerità delle partite, rese diverse dai continui sblocchi che avvengono con l’aumentare del livelli.»
«Così il giocatore prende le bastonate ma impara e viene gratificato! Ottimo! La vecchia storia del bastone e della carota, eh?»
«Ah ah ah! Preferisco non svelare i trucchi del mestiere!»
«L’azione a schermo è sempre leggibile e chiara, caratteristica fondamentale in un gioco basato totalmente sulle capacità manuali del giocatore. Peccato che il design generale sappia di già visto.»
«Ma del contorno musicale elettronico cosa mi dite? Vi ha rinfrescato e galvanizzato? La cassa prepotente mi gusta!»
«Le sonorità sono quelle che tanto piacciono a molti dei tuoi colleghi e ad altrettanti giovani giocatori, ma la forte predominanza di dubstep che #duepalle, #mobbasta, #levati non ci ha emanato sensazioni piacevolissime…»
«Ma…»
«Non incupirti Chris, ma la mancanza d’originalità artistica stride fastidiosamente con l’ottima pulizia del gioco, compatto, perfettamente a fuoco e sicuro dei propri mezzi. Un po’ di coraggio in più avrebbe dato più corpo e sapore al piatto.»
«Il budget è quel che è, abbiate pazienza! La porzione è dosata con intelligenza? Vi sentite sazi?»
«Sì, c’è tanto da giocare e altrettanto da scoprire, ma una meccanica base così semplice, unita alla pochezza degli obbiettivi proposti, può fare insorgere la noia con molta facilità. Purtroppo, la bontà dei primi bocconi lascia presto lo spazio all’abitudine, e la natura da snack veloce spunta fuori.»
«Attendo con ansia il vostro verdetto.»
«Bene. Precediamo!»
Frenetico, immediato, impegnativo e realizzato con grande cura, Super Mutant Alien Assault paga il pegno di una struttura di gioco molto semplice, che fa della ripetizione il suo perno centrale. Se cercate varietà ed elevati standard visivi e sonori il titolo della Cybernate non è pensato per voi, ma se avvertite prurito alle mani al solo sentire nominare “sfida”, “2D” e “devastazione” accomodatevi pure. Avrete di che gioire.
Super Mutant Alien Assault è disponibile su PSN (11,99€) e su Steam (9,99€).
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