L'Assenza


Bocche; flaccidi strappi di un umano impasto, fremono al ritmo di mille concetti, troppo occupate e salde nell'inoculare agli altrui sensi le proprie paure, troppo distanti dalle nere ombre delle proprie menti si avvolgono nell'ovattata "forma", filtro inumano dai propri orrori. Cosmi di profonde ed attonite fobie si parano d'innanzi, mostrandoti auree d'innaturale essere, vomitandoti addosso suoni difformi dai loro silenzi. Li vedi tremare:parlano,mordono, fumano, bevono..tentano smorfie di sereni sorrisi che sanno di odio e rabbia, larve del rifiuto nella caducità del loro essere. Seppur costanti nel vivere del loro ruolo di modellata melma, ti mostrano la forma che smaltano di loro...pur melma rimane. Il tempo, umano metro per gli umani fallimenti, li schiaccia sotto la greve macina dell'ineluttabile...lentamente...ora dopo ora la loro pelle diventa dimora più stretta di un malessere inlevigabile.

L'eco delle loro voci taglia segando nervi ed ossa della tua miserevole comparsa, crescendo sottile......



Distogli lo sguardo,.....



socchiudi gli occhi in precedenza sgranati e fissi,...




sorridi.

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