Cynic - Carbon-Based Anatomy (2011)

Stati Uniti | Season of Mist

Cavolo, i Cynic di Focus (album d'esordio) si presentavano come un gruppo unico e originale, con quella loro idea malsana d'inserire fusion e vocoder tra sfuriate death metal, tecnica e growling ringhioso. E quelle aperture melodiche così liquide e dinamiche, così azzeccate e peculiari? Ah, quanta bellezza... Spulciando svogliatamente Spotify mi sono tornati in mente e mi sono detto: "Ascoltiamo qualcosa di nuovo, va' che adesso godiamo". Carbon-Based Anatomy pizzica atmosfere e stili un po' ovunque: una spruzzata di showgaze, qualche tamburello tribale, dosi consistenti di rock progressivo all'acqua di rose, accenni ai Porcupine Tree, saluti agli Anathema e qualche synth bricconcello per darsi un tono avantgarde, ma tutto è derivativo e superfluo. Le canzoni scorrono via senza lasciare niente, indifferenza che mai avrei pensato di provare per qualcosa creata dai miei amati Cynic.

Indispensabile come i termosifoni accesi a ferragosto.

Ventitré minuti di cocente delusione.

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