Shippu Mahou Daisakuken: Kingdom Grandprix (1994)
Raizing, 8ing | Arcade
La sperimentazione, negli shooting game, è una pratica pericolosa che può compromettere l'equilibrio tra meccaniche perfettamente oliate tra loro, devastando ciò che c'è di buono senza aggiungere nulla d'eclatante.
L'idea di combinare uno sparatutto a un racing game deve apparire decisamente bizzarra, eppure Shippu Mahou Daisakuken: Kingdom Grandprix le miscela bene, dando vita a un gameplay personale e originale.
L'applicazione pratica della progettazione verte quasi interamente sul tasto di sparo: pigiarlo a ripetizione apre le bocche di fuoco, tenerlo premuto accellera il veicolo. La gestione della "pista blastatoria" è la chiave per la vittoria, nonostante il macello a schermo renda il tutto più difficile in maniera, a volte, scorretta.
La cura (estetica e musicale) è quella solita dell'accoppiata Raizing/8ing, ma una lieve sporcizia della parte giocata penalizza un'intuizione molto figa.
L'idea di combinare uno sparatutto a un racing game deve apparire decisamente bizzarra, eppure Shippu Mahou Daisakuken: Kingdom Grandprix le miscela bene, dando vita a un gameplay personale e originale.
L'applicazione pratica della progettazione verte quasi interamente sul tasto di sparo: pigiarlo a ripetizione apre le bocche di fuoco, tenerlo premuto accellera il veicolo. La gestione della "pista blastatoria" è la chiave per la vittoria, nonostante il macello a schermo renda il tutto più difficile in maniera, a volte, scorretta.
La cura (estetica e musicale) è quella solita dell'accoppiata Raizing/8ing, ma una lieve sporcizia della parte giocata penalizza un'intuizione molto figa.
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