Ulver - The Assassination of Julius Caesar (2017)

Norvegia | House of Mythology

Ho già scritto dell'imprevidibilità degli Ulver, ma "The Assassination of Julius Caesar" è andato oltre ogni mia più azzardata fantasia.

I norvegesi hanno confezionato un disco di pop sintetico dalle forti influenze ottantiane, riuscendo nel non facile compito d'evitare figure di merda pacchiane o posticce.

Se il brano d'apertura lascia discretamente freddi, basta ascoltare "Rolling Stone", "So Falls the World", "Southern Gothic" e la meravigliosa "Angelus Novus" per lasciarsi andare a ridicoli movimenti di bacino, canticchiando le ruffiane linee vocali senza vergogna alcuna.

Quando avverti l'ombra degli Spandau Ballet, comprendi che gli Ulver sfoggiano una personalità coraggiosa soltanto d'amare, e gli perdoni pure alcuni brani leziosi (la sopracitata "Nemoralia" e la DiscoEstateRaga "Transverbation") che, pur se dalla forma perfetta, non lasciano chissà quali emozioni ad ascolto ultimato.

Prendere o lasciare, ma sempre stima immensa per chi osa e riesce.

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