Figlio di Dio (1974)

Cormac McCarthy | Einaudi

"Figlio di Dio" è un libro che non si dimentica, uno di quelli che ti porti dentro per sempre, nell'angoletto delle cose da raccontare, condividere, difondere.

Di Cormac McCarthy avevo letto solo "La strada", ma in questo esiguo numero di pagine vive uno dei personaggi più umanamente raccapriccianti di cui ho memoria, un reietto spregevole con cui, seppur a malincuore, ho condiviso emozioni, solitudine, eccitazione e miseria. 

Lo stile asciutto ed essenziale di McCarthy descrive con inaudita freddezza uno spicchio di mondo dove la speranza si corrompe con l'immondizia, il futuro è cenere e la ribellione necessita di tutto l'orrore concepibile.

Duro, indigesto, meraviglioso.

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