Vomicoso vi insegna Lobo.
Post di Vomicoso.
Ciao a tutti e ben ritrovati.
Ora, questo articolo nasce dal fatto che ho notato che la maggioranza dei ragazzini di oggi che leggono fumetti NON sanno chi sia Lobo. Passi il non sapere che Deathstroke nasce prima di Deadpool, ma insomma, su Lobo sono intransigente. In realtà avevo intenzione di fare un confronto fra Lobo e Deadpool, che tanto amano i giovini, ma mi son reso conto di saperne davvero troppo poco sul tizio in tutina rossa per poter fare un confronto obbiettivo.
Quindi niente, mettetevi comodi, che oggi vi insegno Lobo. Poi magari in futuro parleremo di un eventuale confronto.
Lobo, detto anche “L’Uomo”, o The Main Man, appare per la prima volta nel 1983, creato da Keith Giffen, che notoriamente è conosciuto come esserne “Il padre”, e dalla bonanima di Roger Sifler, che purtroppo ci ha lasciato quest’anno. Nasce, mettiamola così, come comprimario un po’ sfigato, apparendo a caso in varie serie D.C., soprattutto fra Justice League e L.E.G.I.O.N., di cui per un periodo è anche membro. Ad un certo punto Giffen si decide a renderlo un personaggio più importante, e soprattutto a dargli una caratterizzazione chiara e definitiva. Questo anche grazie all'aiuto di quel matto di Simon Bisley.
Così nel 1990 esce la prima miniserie dedicata a lui. Lobo: L’ultimo Czarniano. Negli intermezzi della storia Giffen ci racconta tramite varie memorabilia, come referti medici o pagelle, quelle che sono state le origini del personaggio.
Czarnia era un pianeta splendido e perfetto, non esistevano guerre o odio. Finché un giorno nacque Lobo. Alla sua nascita la madre morì, il chirurgo si suicidò e l’infermiera venne internata. A diciotto anni coronò il suo sogno di essere unico generando una razza d'insetti letali (a cui lui era immune) che sterminarono tutti gli abitanti del pianeta. Da quel momento Lobo gira per l’universo come cacciatore di taglie. La miniserie ebbe un grandissimo successo, sia per l’ultraviolenza che per l’umorismo macabro e dissacrante dell’autore, senza contare il tratto inimitabile di Simon Bisley, che si sposa perfettamente col personaggio.
Grazie al successo del primo esperimento seguirono svariati altri speciali e miniserie che vi consiglio di recuperare quanto prima, perché davvero, vi servono. Se non ricordo male in Italia vennero importati dalla PlayPress all'epoca. Poi la D.C. decise di dargli una serie regolare, chiamata semplicemente LOBO e di cui il primo numero uscì nel 1994. Purtroppo però la serie non riuscì mai a decollare davvero a causa di vari errori editoriali. Ad esempio mancava totalmente lo stile dissacrante e ultraviolento delle miniserie, rimpiazzato da uno stile più cartoonesco e troppo family friendly. Insomma Lobo non era più il vecchio Lobo e la gente si ruppe il cazzo presto. La serie chiuse i battenti nel 1998. Da allora purtroppo è stato un po’ messo da parte, salvo qualche apparizione.
Parlando delle sue capacità e poteri c’è da dire subito che tra i più importanti sono il fattore rigenerante e l’immortalità. Immortalità ottenuta quando venne ucciso in un duello, ed è riuscito a creare un tale casino nell'aldilà, arrivando addirittura a parlare con l’Onnipotente in persona, che né inferno né paradiso lo hanno più voluto. Quindi, per contratto preso con Dio, Lobo non può morire. Oltre a questo ha anche un super olfatto, con il quale può fiutare le sue vittime da una galassia all'altra. Nonostante tutto è un uomo d’onore, e quando prende un impegno lo porta a termine, sempre. È anche uno dei pochi personaggi nell'universo che si può permettere di prendere a pizze in faccia Superman, tanto per dire. E, ah sì: ha ucciso pure Babbo Natale.
Oltre ai succitati, ha fatto a botte con un po’ tutti nell'universo DC e non, apparendo anche in vari crossover. Fra quelli più memorabili ricordo Batman, Dredd, Guy Gardner (che proprio non sopporta), The Mask, Wolverine, e svariati altri. Tutti grandi momenti di fumetto americano, garantito.
Una curiosità del tutto inutile: Rob Liefeld, uno dei peggiori disegnatori della storia dei comics americani e fondatore della Image, creò nel 1993 una parodia dimenticabilissima di Lobo, un personaggio orrendo e disegnato peggio, chiamato Bloodwulf. Inutile dire che sia sparito nell’oblio nel giro di boh, due o tre anni. Diciamoglielo tutti in coro, mavaffanculova!
E niente, sperando di avervi quantomeno incuriosito, vi lascio!
Commenti
Posta un commento