Blazing Star (1998)

Yumekobo | Switch (Neo Geo)

Post di Michele Ricci.

Non ho mai approfondito Blazing Star della Yumekobo ma, complice una voglia improvvisa di devastazione bidimensionale, ho abbandonato momentaneamente le lande di Hyrule per addentare con forza questo mastodontico shooting game, originariamente uscito su Neo Geo nel 1998 e traghettato dalla Hamster sulla nuova console ibrida di Nintendo.


Azione a scorrimento laterale dal ritmo sostenuto, dove già dal terzo livello qualche santo fa capolino (escludendo dal discorso il settimo stage, vero inferno binario d'inaudita cattiveria a volte un pizzico scorretta), con delle ondate avversarie dalle ronde infami che, avanzando nello sterminio indiscriminato, non disdegnano influenze proto danmaku.

Un buon assortimento di navette controllabili, ben differenziate tra loro, permettono di sfogare la propria sete di sangue nella maniera più consona, mentre il sistema di potenziamento, il colpo caricato a "due tempi" e l'estrema manovrabilità dei bolidi volanti danno al giocatore tutti i mezzi necessari per fronteggiare il nemico.

Un buon quantitativo d'ore mi hanno svelato una parte dell'incredibile profondità del sistema di punteggio del gioco, basato su svariati moltiplicatori da incrementare con intelligenza e gestire con estrema attenzione tattica, leggendo il momento giusto in cui dare inizio all'eccitante tripudio di "X128" che, soavi come nenie infantili, gonfiano il pacco e l'ego, elargendo dorati punti tintinnanti.

Esteticamente sontuoso, musicalmente funky giappo rock, più stratificato di una bella cipolla e duro come l'asfalto sui denti, Blazing Star è un signor gioco ancora adesso, un esempio lampante della pulizia immortale di cui solo gli arcade possono fregiarsi, pur se macchiato da una parte conclusiva eccessivamente bastarda e punitiva.

Lo trovate nello shop digitale di Switch a sette euro. 


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