In Time (2011) [REPOST]

USA | Andrew Niccol

Post di Michele Ricci.

Nonostante la presenza nel cast di Justin Timberlake (sic...), l'idea di fondo di In Time m'incuriosiva in maniera modesta.

Nel futuro raccontato dalla pellicola tutti gli esseri umani, una volta raggiunto il venticinquesimo anno d'età, iniziano a utilizzare come moneta di scambio il tempo di vita residuo, che decresce e s'incrementa a seconda delle spese o dei guadagni (Economia Spicciola per Giovani Svegli®). Ovviamente i ricchi vivono un'eterna giovinezza mentre i poveri muoiono dopo essersi fatti una birra e un panino.

Come dicevo, dalle simpatiche premesse si poteva sviluppare un film interessante ma, alla fine dei conti, In Time non è altro che una fottuta puttanata. La trovata dei venticinque anni trasforma il set in una passerella di fighetti tanto giovani e bellini da far venire il voltastomaco e la storia viene raccontata con una superficialità e una pochezza d'idee disarmante.

Ok, ma almeno le scene d'azione sono tamarre e ben girate? Ma assolutamente no, vista la totale latitanza delle suddette e la noia generale che interrompe le aberranti linee di dialogo dei protagonisti, un concentrato di banalità e frasi scontate che non riescono a provocare nemmeno quell'ilarità involontaria che salva alcune pellicole sfrontatamente becere.

Per concludere, tutto il film è un fastidioso spreco di tempo.



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