Statis (2017)
USA | Nicole Jones-Dion
Post di Michele Ricci.
Credetemi quando vi dico che, lungo la mia vita di sfigato barbuto, ho visto tanti di quei film di merda da potermi ritenere un discreto esperto di pattume cinematografico. Ebbene, ingannato da una descrizione che prometteva sano intrattenimento, ho avviato la visione di questa discarica a cielo aperto, costringendo al supplizio anche la mia amata.
Come scrivevo poco fa, il mio cervello ha immagazzinato così tanto letame che pensavo d'essere preparato a ogni orrore e invece no, il cancro di Nicole Jones- Dion ha superato ogni vetta di decenza, senso logico e dignità umana, assurgendo a precipizio assoluto dell'intelletto.
Tutto è sbagliato e offensivo, fatto alla cazzo di cane e brutto come la fame chimica, con attori terrificanti che recitano un copione vergognoso e involontariamente demenziale. L'accozzaglia di scopiazzature e cliché non riesce nemmeno a strappare sorrisi imbarazzanti, ma s'accanisce sullo spettatore con ferocia.
I dialoghi, scritti da un cabarettista di periferia in preda ai fumi dell'alcol, nulla possono contro le scene d'azione invalidante (la trottola con ostaggio e coltello mi scartavetra la pelle al solo ricordo), grotteschi concentrati di miserevole incapacità.
Odio questo film e odio me stesso per averlo guardato, per averne scritto in questo blog e per esistere come appartenente alla specie che lo ha creato.
UNA SCHIFOSISSIMA MERDA FUMANTE!
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