5brani #02

Post di Michele Ricci.

A quasi un anno di distanza riporto in vita 5brani, rubrica nata per altri scopi che ho deciso di "trasformare" in una breve raccolta delle novità musicali (solo brani singoli) che più calamitano la mia attenzione, sperando di riuscire a mantenere una cadenza "regolare".

Ma bando alle ciance e andiamo a incominciare.

Satyricon - Deep Calleth Upon Deep (2017)
Apparso all'improvviso nella playlist dei nuovi consigli di Spotify, "Deep Calleth Upon Deep" dei, quasi scomparsi, Satyricon è un brano che attinge dalle ultime uscite della band norvegese e arricchisce il tutto di una vena melodica accalappiante. Il mood generale è particolare e le chitarre sono sfiziose, mentre gli inserti lirici del ritornello non disturbano, per un pezzo breve e incisivo che non fa gridare al miracolo. La curiosità c'è tutta, adesso bisogna attendere l'album completo.

Necrophobic - Pesta (2017)
I Necrophobic continuano spediti per la loro strada, proponendo il solito (e solido) black death metal melodico e grintoso, senza rischiare e con un leggero alone di già sentito che incomincia ad affiorare. "Pesta" suona bene ma un po' rompe i coglioni.

Blood Red Throne - Gore Encore (2017)
"Gore Encore" è un brano thrash metal con catarrose vocal death, semplice e lineare ma ad alta gradazione scapocciatoria. Grandi cose dal prossimo disco dei norvegesi?

Archspire - Remote Tumour Seeker (2017)
Le botte canadesi! L'estremismo tecnico in cui ogni tanto sguazzo è incarnato alla perfezione da "Remote Tumour Seeker", psicotica esplosione di matematica violenza sonora, affilato come un bisturi, quadrato come una sequenza binaria. "Relentless Mutation" (l'album che include questo brani) sembra promettere bene, per somma goduria degli amanti del brutal death metal più tecnico e moderno.

Grave Pleasures - Infatuation Overkill (2017)
Il post-punk sexy degli ombrosi finlandesi è incredibilmente efficace, e "Infatuation Overkill" riesce a giocarsi la mano vincente in soli tre minuti. Grande tiro, ritornello ruffiano e diabolico, ritmo da sculettamento necrofilo e tanta nostalgia. Figo!


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