Bolt Thrower - Realm of Chaos: Slaves to Darkness (1989)

Inghilterra | Earache Records

Post di Michele Ricci.

Quanto diavolo era bello il death metal degli anni '90? Eh? Così pieno di focosa irruenza giovanile e lontano dalla masturbazione tecnica delle produzioni odierne, focalizzate su strutture fuori di capa ma prive di sangue nelle vene.

Se parliamo dei Bolt Thrower poi, il discorso si fa ancora più carnale: essenziali ed efficaci, i mai troppo lodati bruti inglesi hanno sempre confezionato album sentiti, creati con passione, suonati di pancia  e con un sacchetto di testicoli belli grossi (pure Jo ne aveva da vendere).

"Realm of Chaos: Slaves to Darkness" è il secondo full-lenght della band e punto più alto di una carriera all'insegna della coerenza, un esemplare di ruvida bellezza che travolge l'ascoltatore con una raffica letale di song killer, tra riff da scalpo immediato, accelerazioni grind e l'inconfondibile timbro di Willets, abrasivo e perfetto.

Brani come "Through the Eye of Terror" è "World Eater" (solo per citare i miei preferiti) sono limpidi esempi di concreto metallo mortale dove la sostanza basta e avanza.

La scomparsa di Martin Kearns nel 2015, drummer storico del gruppo, e il successivo scioglimento dei Bolt Thrower hanno segnato profondamente il cuore degli appassionati, che mai smetteranno di rimpiangere i quattro rabbiosi di Coventry.

Disco gigantesco.

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