Lost Odyssey (2008)

Mistwalker, Feel Plus | Xbox 360

Post di Michele Ricci.

Tra me e Lost Odyssey c'è un conto in sospeso dal 2008: ho ricominciato il JRPG di Mistwalker ben cinque (5, CINQUE!) volte, totalizzando un numero di ore che solo il pudore mi trattiene dal rivelare, ma non sono mai giunto ai titoli di coda. Mai.

Sì, proprio così, quel quarto dvd non riesco a sfangarlo. Mi faccio coraggio, armandomi di tutta la pazienza del mondo, grindo come uno stronzo (anche se il gioco cerca in tutti i modi d'ostacolare questa giustissima tradizione) ma poi arriva il momento fatidico, inserisco quel dannato (quarto) disco nella Xbox 360 e zac!, la voglia scompare e preferirei farmi sradicare i denti senza anestesia.

Forse è colpa della costante tragedia in cui Kaim sguazza (con quello sguardo che nemmeno una monaca di clausura, condannata all'ergastolo in cella d'isolamento di un carcere di massima sicurezza deserto, avrebbe), oppure del ritmo soporifero della parte conclusiva della lunga ed estenuante avventura, o di un cattivone che non spaventerebbe nemmeno un ipocondriaco nudo in un lazzaretto stracolmo d'infetti, ma Lost Odyssey è una fottuta odissea di nome e di fatto.

Voglio diversamente bene a questo gioco, di quel bene che fiuta il sangue, e un giorno sconterò la mia condanna, ma oggi, sulla soglia dei quaranta, non posso fare a meno di guardarlo con astio, tenendolo a debita distanza da me.



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