La samaritana (2005)

Corea del Sud | Kim Ki-Duk

Post di Michele Ricci.

Kim Ki-Duk è un regista estremo, come estreme sono le reazioni degli spettatori durante la visione delle sue pellicole. Amarle o detestarle conta relativamente poco visto che ignorarle risulta praticamente impossibile.

La samaritana punta dritto al cuore mentre prende a pugni lo stomaco con violenza, delicata come una carezza paterna ma spietata come la più nera delle vendette. Non ci sono fronzoli e orpelli tecnici nella regia del coreano, semplice ed essenziale nelle inquadrature, costantemente focalizzata sui personaggi, in modo realistico, concreto, crudo.

Il film è una storia d'amore dannata e proibita, di persone ai margini, di giustizia sbagliata, di sessualità deviata ma universale, di perdizione e parziale redenzione ma sopratutto di sentimenti, vividi e grondanti sangue, lacrime e tenerezza, esasperati dal personalissimo tocco tragico del cineasta.

Un'opera intensa e controversa, dai temi ostici ma dalla sensibilità straordinaria.

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