Black Sabbath - Heaven and Hell (1980)

Inghilterra | Warner Bros. Records

Ci sono i bei gruppi, i gruppi importanti, quelli fondamentali e poi ci sono i Black Sabbath.

Senza la loro genialità nulla di quello che oggi più mi emoziona, a livello musicale, sarebbe mai nato, o avrebbe avuto una forma diversa, sicuramente peggiore.

Potrei citare un album a caso della loro discografia e sbrodolarmi in complimenti a iosa, ma il mio cuore batte forte forte per "Heaven and Hell".

In questo capolavoro non c'è un, e ripeto UN, singolo giro di chitarra messo lì a riempire, no signori, fottetevi, qui regna il Signore dei Riff, Tony Iommi, e ogni brano passa dal memorabile allo storico nel giro di una strofa.

Un Ronnie James Dio in stato d'assoluta grazia (è difficile trovare lavori in cui non abbia fatto sempre la sua porca figura) e la sezione ritmica Butler/Ward a travolgere con una carica e un groove che scansati proprio.

Questa è storia che deve essere tramandata di padre in figlio, per il resto dei secoli.


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