Opeth - Still Life (1999)
Svezia | Peaceville Records | 7 brani
Dopo aver scritto di Morningrise e My Arms, Your Hearse non posso esimermi dal postare la mia opinione sul capolavoro metallico degli Opeth, quel gioiello poetico e dannato chiamato Still Life.
Sette composizioni perennemente in mutamento, un saliscendi emotivo di chiaroscuri da brivido, con massicci fraseggi di prog death metal che scivolano nei caratteristichi episodi acustici, sempre efficienti nel sospendere il tempo e condurti nelle trame di un concept album (il secondo della band svedese) coinvolgente e arrangiato divinamente.
Songwriting ad alti livelli, brani lunghi che scorrono via naturalmente e la voglia costante di ricominciare l'ascolto, ancora e ancora.
Superlativo.
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