Vi presento PPPP.

Se Diario di Viaggio è semplice gameplay con un breve commento scritto intorno, quella che vado a presentarvi oggi è una rubrica sul proseguimento pressapochista, progressivo e populista, di una serie videoludica nella sua interezza (non posso farcela): signore e signori, ecco a voi Proseguimento Pressapochista Progressivo Populista, o PPPP per i più intimi.

Ah ah ah!

Ehm...

Nell'impresa barbonica cercherò di portare avanti un titolo specifico, nella sua interezza, tirando dritto verso il finale senza perdermi in missioni secondarie o sciocchezze di contorno.

Annoterò impressioni, particolari, chicche e cazzate all'interno di post che non hanno pretese di completezza ma che proverano a incuriosirvi/intrattenervi in totale serenità (...)

Com'è lecito aspettarsi, la rubrica si svilupperà su di un numero consistente di post, più o meno brevi, ovviamente dipendenti dalla mia "possibilità oraria", ché il figliolo merita tutto il mio tempo e la periodicità è un'utopia, ma spero di pubblicarne almeno uno/due a settimana.

Il resto della robaccia che è solita impestare BarbaMicro continuerà normalmente la propria esistenza, confezionata con lo stile minimale e spicciolo di sempre.

Si comincia con la saga di Assassin's Creed (già sento le urla rabbiose dei lettori immaginari più fedeli)uno dei brand più iconici degli ultimi anni e rivoluzionario nel suo semplificare e rendere accessibile alle "masse" l'action adventure tridimensionale (mica cotiche, eh!) Sono tanti episodi e sarà veramente difficile evitare l'orchite testicolare, ma resto saldo e salto il fosso.

Il mio rapporto con la serie non è dei migliori (li ho acquistati tutti ma ho terminato solo il primo e il secondo capitolo) ma l'importanza dello stampa soldi di Ubisoft è innegabile, madonne a parte, e l'idea di affrontarlo ad anni dall'uscita, alla cazzo di cane e con maggiore consapevolezza, m'intriga un casino.

Bene, dopo 'sto pippone indigesto vi rimando a domani!

Cia'!

P.S. Vado molto fiero dell'immagine allegata al post, 'na vera chiccheria che solo l'élite della cultura nazional-socialista potrà apprezzare, quasi al limite del buongiornismo più bieco (i quaranta incombono) ma più tendente al finto hipster da Instagram (?)



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