Calci in faccia gravitazionali in Gravity Rush Remastered

[OPINIONI, VIDEOGIOCHI]

Tempo di lettura: 1,47 minuti

Gravity Rush Remastered
Anno: 2015
Nazione: USA
Sviluppo: Bluepoint Games
Giocato su: PlayStation 4
Completato in: poco più di dieci ore, con tanta roba lasciata alle spalle

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"Gravity Rush Remastered è un gioco compiuto e privo d'inutili zavorre, purtroppo penalizzato da una sfida quasi nulla che ne svilisce la profondità."

Ho saltato la PS Vita consapevolmente e Gravity Rush era uno dei pochi titoli usciti sulla console portatile di Sony a stuzzicare la mia fantasia.

Grazie alla remastered per PS4, a opera dei bravi Bluepoint Games, ho potuto smanacciare con la creaturina del Team Siren, molto distante dalle orrorifiche origini del director Keiichiro Toyama ma incredibilmente a proprio agio nelle svampite forme di Kat, avatar del giocatore e leggiadra manipolatrice di gravità.

Tutta l'eccellenza del gioco verte sulla gestione degli spazi virtuali della minimale (e bella) ambientazione, una città sospesa nel nulla da attraversare in modo veramente tridimensionale e libero.

Proiettarsi in picchiata verso il tetto di un palazzo, mentre si combattono le stupide mostruosità, regala il brivido puro della vertigine e affrontare le minacce mentre si volteggia è gustosamente appagante, merito di un sistema di controllo a cui bisogna abituarsi ma che non perde un colpo una volta affinata la tecnica.

Peccato che la storia principale offra un grado di sfida insoddisfacente che non richiede l'approfondimento delle meccaniche ludiche, demandando alle numerose sfide presenti la scoperta delle finezze che il titolo ha da offrire, intaccando così la compattezza dell'intero pacchetto, veramente troppo semplice anche per i giocatori meno ninja, categoria alla quale appartengo.

Artisticamente eccellente, graziato da una grafica in cell shading che nasconde bene la povertà poligonale generale, Gravity Rush Remastered si lascia giocare senza stress alcuno, cogliendo a pieno la meraviglia che è propria del volare, l'adrenalinica sensazione d'assoluto controllo della navigazione all'interno di un mondo virtuale in tre dimensioni che ci vuole protagonisti d'acrobazie ed evoluzioni sovrumane.

Onesto, focalizzato e divertente.

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