La mia opinione su Tomb Raider - Definitive Edition (2014)
[OPINIONI, VIDEOGIOCHI]
Tempo di lettura: 54 secondi
Tomb Raider - Definitive Edition
Anno: 2013/2014
Nazione: USA/Canada
Sviluppo: Crystal Dynamics (Originale), United Front Games (Definitive Edition)
Giocato su: PlayStation 4
Completato in: 14 ore
Playlist su YouTube
Se si ricerca all'interno dell'ennesima rinascita del brand Tomb Raider una credibile evoluzione dell'avvenente Lara Croft nell'eroina ex maggiorata razziatrice di tombe più famosa dei videogiochi, il risentimento verso la creatura di Crystal Dynamics sarà veemente e irrefrenabile.
Ma il nuovo Tomb Raider ha compreso pienamente cosa trattiene il giocatore con le dita avvinghiate al pad: il ritmo dell'azione dosato alla perfezione.
Sparatorie a base di fucile a pompa, arco e brutali picconate assestata sulla calotta cranica di un numero spropositato di nemici; fughe rocambolesche mentre tutto collassa, precipita, esplode; esplorazione con la minima libertà camuffata con sapienza in scenari naturali in cui si stagliano architetture mozzafiato, il tutto magnificato dall'inebriante fluidità dei sessanta fotogrammi al secondo garantiti dalla Definitive Edition.
Tomb Raider tenta di ripulire la propria anima lordata di sangue con una narrazione claudicante e banale, ma quando è la parte giocata a prendere il sopravvento c'è così tanto da godere che le demenziali pretese d'introspezione psicologica svaniscono, travolte dal circense uragano d'intrattenimento accortamente imbastito dal team statunitense.
Divertentissimo e consigliatissimo.
Tempo di lettura: 54 secondi
Tomb Raider - Definitive Edition
Anno: 2013/2014
Nazione: USA/Canada
Sviluppo: Crystal Dynamics (Originale), United Front Games (Definitive Edition)
Giocato su: PlayStation 4
Completato in: 14 ore
Playlist su YouTube
Se si ricerca all'interno dell'ennesima rinascita del brand Tomb Raider una credibile evoluzione dell'avvenente Lara Croft nell'eroina ex maggiorata razziatrice di tombe più famosa dei videogiochi, il risentimento verso la creatura di Crystal Dynamics sarà veemente e irrefrenabile.
Ma il nuovo Tomb Raider ha compreso pienamente cosa trattiene il giocatore con le dita avvinghiate al pad: il ritmo dell'azione dosato alla perfezione.
Sparatorie a base di fucile a pompa, arco e brutali picconate assestata sulla calotta cranica di un numero spropositato di nemici; fughe rocambolesche mentre tutto collassa, precipita, esplode; esplorazione con la minima libertà camuffata con sapienza in scenari naturali in cui si stagliano architetture mozzafiato, il tutto magnificato dall'inebriante fluidità dei sessanta fotogrammi al secondo garantiti dalla Definitive Edition.
Tomb Raider tenta di ripulire la propria anima lordata di sangue con una narrazione claudicante e banale, ma quando è la parte giocata a prendere il sopravvento c'è così tanto da godere che le demenziali pretese d'introspezione psicologica svaniscono, travolte dal circense uragano d'intrattenimento accortamente imbastito dal team statunitense.
Divertentissimo e consigliatissimo.
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