Ophthalamia - Via Dolorosa (1994)
[OPINIONI, MUSICA]
Tempo di lettura: 36 secondi
Ophthalamia - Via Dolorosa
Anno: 1995
Nazione: Svezia
Label: Avantgarde Music (Italia)
Il secondogenito degli Ophthalamia è una giostra sonica in cui è difficoltoso aggrapparsi a pavidi appigli emozionali: tutto è costante ritorcersi, avvolgersi, invilupparsi e contraddirsi.
Ossessive litanie d'elettrico folk penetrano la pelle black metal di cui il songwriting del compianto It è rivestito, mentre echi schizzoidi richiamano le progressioni acide tanto care ai Voivod.
Abbrasiva come suo solito, l'ugola lacerata di Legion, che maggior fama avrebbe raccolto nei Marduk, impreca di disperazione, blasfemia e cripticismo, tra controtempi, innesti melodici tanto inattesi quanto emozionanti, una limpida produzione e una durata considerevole.
Via Dolorosa è una sfaccettata rappresentazione dell'estro malefico di un talentuoso artista, dannatamente ammaliante grazie alla spiccata personalità delle composizioni rinchiuse al suo interno.
Tempo di lettura: 36 secondi
Ophthalamia - Via Dolorosa
Anno: 1995
Nazione: Svezia
Label: Avantgarde Music (Italia)
Il secondogenito degli Ophthalamia è una giostra sonica in cui è difficoltoso aggrapparsi a pavidi appigli emozionali: tutto è costante ritorcersi, avvolgersi, invilupparsi e contraddirsi.
Ossessive litanie d'elettrico folk penetrano la pelle black metal di cui il songwriting del compianto It è rivestito, mentre echi schizzoidi richiamano le progressioni acide tanto care ai Voivod.
Abbrasiva come suo solito, l'ugola lacerata di Legion, che maggior fama avrebbe raccolto nei Marduk, impreca di disperazione, blasfemia e cripticismo, tra controtempi, innesti melodici tanto inattesi quanto emozionanti, una limpida produzione e una durata considerevole.
Via Dolorosa è una sfaccettata rappresentazione dell'estro malefico di un talentuoso artista, dannatamente ammaliante grazie alla spiccata personalità delle composizioni rinchiuse al suo interno.
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