Ghost of Tsushima (2020)
2020 | Sucker Punch Productions
Giocato su PlayStation 4 PRO
[OPINIONI/VIDEOGIOCHI]
Dopo l'uscita di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, le prime ore trascorse all'interno di giochi ad ambientazione aperta sono costantemente pregiudicate da confronti e paragoni, troppo spesso indecorosi: ho odiato (e abbandonato) quel gigantesco contenitore di sofferenza e fastidio che è Assassin’s Creed Odyssey, lasciata appesa a uno strapiombo la Aloy di Horizon Zero Dawn, sbadigliato dalla noia tra le strade di New Bordeaux di Mafia 3.
Pur pronosticando il medesimo, repentino distaccamento dalla creatura di Sucker Punch Productions, il setting storico (Giappone medievale) ha fatto leva sul lato più bieco del mio essere consumatore compulsivo, spingendomi a sganciare l'obolo richiesto per l'acquisto del titolo il giorno stesso del lancio.
Non avrei messo la mano (insanguinata) sul fuoco (dell'ardore) a cuor leggero, eppure Ghost Of Tsushima l'ha conquistato quel maledetto organo cavo, nonostante la faccia da pesce morto di Jim Sakai, protagonista combattuto e combattente, espressivo come una parete di nuda roccia.
Poco coraggioso nelle regole che ne gestiscono il (non troppo esteso) palcoscenico open world, Ghost of Tsushima sfodera di prepotenza un impatto artistico abbagliante, un'epifania di colori sgargianti, un sistema d'illuminazione ad alta gradazione "atmosferica" (ho scattato un quantitativo imbarazzante di foto) e particelle come se non ci fosse un domani, teatro di scontri e duelli sorretti da un combat system dinamico, snello, impegnativo e divertentissimo.
Ecco, una cosa che non manca alla produzione di Sucker Punch è la quantità lorda d'intrattenimento offerta, sempre ricco e bello polposo, dove l'inevitabile evoluzione del protagonista è scandita con ritmo e competenza, con il giocatore intento a esplorare e ammazzare di gusto alla guida di un avatar binario reattivo e scattante.
Senza rendermene conto l'ho platinato alla prima run, con una voglia matta di continuare a pasticciare in queste fascinose lande technicolor anche dopo i titoli di coda.
Ah, la corposa modalità online Legends e un New Game + con tanto equipaggiamento sfiziosetto completano un piatto gustoso con cui rimpinzarsi a volontà.
Inaspettatamente bello.
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