Abadox (1989)

[videogioco #45] [ShootingFesta #37]


1989, Natsume - Famicom
Finito su Android TV (RetroArch)
<save state, santini assortiti>

Devoured by vermin, ohibò!

Musica epico misteriosa, spazio profondo, una nave madre che rilascia un avanzato mecha ben armato, robot d'assalto diretto verso un orrido pianeta di materia dalla gigantesca bocca/vagina dentata/d'entrata.

Nel 1989 alla Natsume devono essersi detti: "Salamander ha venduto un casino su Famicom, ve'? E se noi c'infilassimo un robottone cazzuto (dai piedini penzoloni) e tante di quelle porcate organiche da far inorgoglire i Cannibal Corpse? Eh, so' o non so' un ca' di genio?"

Abadox è proprio questo, un figliolo putrido dello sparatutto storico di Konami, molto più bastardo nella dislocazione degli ostacoli/pericoli, meno ricco di fantasia, con qualche problemino di pulizia (i primi quattro boss hanno dei safe point grossi come 'na casa), con un solo checkpoint per stage e assolutamente derivativo (i livelli che modificano lo scorrimento orizzontale in verticale propongono un innovativissimo avanzamento dall'alto verso il basso, mica cotiche!) 

Ma sarà che adoro l'abbondanza di putridume e frattaglie, sarà che mid-bossboss sono uno più grottesco ed estremo dell'altro, sarà per la tensione continua e la buona realizzazione tecnica e artistica, ho giocato e finito (in un paio d'ore di save state e calendari in cenere) Abadox con piacere, piacere che mi porta a consigliarlo ai più pazienti: la fuga finale (sì, c'è pure quella, tranquilli) è stata progettata da un gran figlio di pianeta vagina!

Più che decente, Natsume!

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