Yume Penguin Monogatari (1991)
[videogioco #38] [ShootingFesta #32]
1991, Konami - Famicom
Finito su Android TV (RetroArch)
<1 loop, save state>
Guarda, guarda, guarda il bel pinguino innamorato, con la panza dura e il petto inumidito.
Dopo il periglioso scorrazzare in Antarctic Adventure e Penguin Adventure, Penta ha deciso di abbandonarsi ai piaceri della gola ma a Penko, la sua tipa, tutto quel lassismo non sta bene e, forte del potere del body shaming, molla il pinguino rotondetto per sciallarsela di brutto con Ginji, il pinguino più fregno ed in forma della zona.
Ma l'amore trionfa sulla cattiva digestione e Penta si lancia all'inseguimento del duo stronzetto per riconguistare linea e compagna che non magna (ehm...)
Lungo sei stage, che alternano livelli platform a sezioni da shooting game, Yume Penguin Monogatari comprime sfavillante tenerezza chibi, colori a iosa, level design frizzante e una giocabilità collaudata e ben rodata.
Il contatto con i nemici, i loro proiettili e la cibaria disseminata nei livelli porta ad un accrescimento del girovita del nostro baldanzoso sarchiapone (con conseguenti deficit motori e prestazionali), addome da tenere a freno mediante la raccolta di provvidenziali bibitoni dimagranti che aumentano agilità, portata dell'attacco e beltà esteriore.
Godibilissimo nel suo dipanarsi, il giubilo di ciccipuffosità made in Konami sollazza alla grandissima e dona sorrisi a ripetizione, personificando nel suo essere il bel giocare.
Pinguino di panza, pinguino di sostanza.
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