Black Bird (2018)

[videogioco #62] [ShootingFesta #47]

2018, Onion Games
Finito su Switch
<1CC, Normal>

La vendetta dell'uccello nero (ehm...)

Morta di stenti in una borghese città indifferente, la bambina protagonista risorgerà nelle spoglie sgraziate di un nero pennuto, pronta a portare distruzione nel regno in nome della vendetta.

Sparatutto indie giapponese che molto deve a Defender, Black Bird mette in scena livelli bitmap ricchi di dettagli, con interazioni segrete da scovare per mantenere alto il contatore delle combo, vero fulcro di uno scoring system profondo quando basta ed estremamente comprensibile (scordatevi la complessità ermetica di un Battle Garegga, insomma). 

L'abbattimento dei numerosi nemici canterini genera delle gemme che potenziano l'attacco e modificano la forma del nostro uccello, attivando al contempo una barra della chain che costringe il giocatore ad un ritmo di gioco sostenuto e calcolato, ritmo dettato anche dalla sincronizzazione tra musica e wave nemiche di cui il gioco Onion Games fa sfoggio.

La grottesca operetta dark, che rallegra il nostro massacro e dirige l'offensiva nemica, dona a Black Bird un'atmosfera peculiare e riuscita, completandone la sostanziosa offerta ludica.

Tra finali multipli e numerosi character extra da sbloccare c'è di che giocare, e la presenza di una classifica online globale può spingere i più infognati a spremere al massimo il sistema di punteggio, schiudendo un flow di gioco studiato alla perfezione, com'è solito nelle produzioni shooter del Sol Levante. 

Black Bird è bello da vedere, ottimo d'ascoltare e divertente da giocare, anche se leggermente costosetto (almeno su Switch). 

Commenti

Post più popolari