Cradle of Fear (2001)

Cosa può andare male se recluti un noto cantante inglese di metal estremo come protagonista del tuo film horror?

Scopriamolo insieme in questa nuova cagata di Trashavvento!

[film #120] 
[Trashavvento 2k22 - Vampire Edition #20]

-info-
Regia: Alex Chandon
Sceneggiatura: Alex Chandon
Nazione: Inghilterra 
Disponibile su Netflix (sì, cazzo!)

Kemper è un serial killer/santone/satanone con la passioncina per l'occulto che si vendicherà di chi l'ha incastrato grazie all'aiuto esterno di un amico suo diversamente bravo. 

L'apertura del film è tutta per lui, sua malignità e vampiricità Dani Filth, leader della extreme Bontempi metal band inglese Cradle of Filth e principale, ma non unica, fonte d'indomabile gaiezza donata all'umanità dall'economico orrore del regista Alex Chandon. 

Un buon tasso di splatter, sanguinoso e budelloso, e il nutrito quantitativo di carne nuda in bella mostra non distolgono l'attenzione da un uragano d'attori cani che ha fatto piangere tutti i bambini del mondo, contemporaneamente, per anni. 

La colonna sonora è snervante, dedita com'è ad un'orgia triste di brani dei noti vampiri dei sospiri, drum and bass da piazzola di sosta e tappeti tastieristici da operetta in the cameretta, senza un attimo di tregua e pure brutta come la merda.

Poi, oh, dura più di centoventiminutidivitabuttatamannaggiaalclero, sicuramente di più delle risate, non volute, che strappa il nostro cattivissimo Dani Filth, con le sue espressioni da Evil Topo Gigio, con i suoi acuminati artigli in puro alluminio 666, con le cinque parole in croce che recita urlando male e con tutta la delirante serietà finto malvagia che il film cerca di mettere in scena, fallendo miseramente, in ogni occasione. 

Riassumendo: Dani Filth

Vampicosolìchefatantoilcattivoso! 

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