The Lobster (2015)
[film #125]
Regia: Yorgos Lanthimos
Sceneggiatura: Yorgos Lanthimos
Nazione: Grecia, Paesi Bassi, Francia, Inghilterra, Irlanda
In un futuro distopico, se sei single hai quarantacinque giorni per trovare un partner, in un albergo/lager, altrimenti vieni trasformato in un animale di tua scelta.
Niente da fare, adoro profondamente Yorgos Lanthimos, regista greco classe 1973 che già con Dogtooth e Alps mi aveva spettinato di brutto (e di cui ho scritto anche qui dentro, se volete cercare), ma che con The Lobster alza ulteriormente l'asticella del disagio.
Nel futuro distopico impresso nella pellicola, si va ad intaccare uno degli ultimi "baluardi" del genere umano, quell'amore di cui tante opere cinematografica ne decantano l'indubbio potere salvifico.
Bene, qui l'amore viene dilaniato, scarnificato e reso sicuro solo se irregimentato all'interno di precisi binari comportamentali, privato del pericoloso istinto e condiviso nella più sterile comunanza d'interessi.
La fredda e distaccata regia aumenta la crescente insofferenza e le improvvise staffilate di brutale violenza lasciano profondi segni sulla pelle, per un film che non ha paura di aprire perniciose domande a cui non vuole dare risposta, cattivissimo nel sbattere in piazza le malformazioni nascoste di un sentimento universale.
Straniante, coraggioso e bellissimo.
Commenti
Posta un commento