Antimatter - A Profusion of Thought (2022)
[album #18]
Etichetta: Music in Stone
Nazione: Inghilterra
Brani: 10
Durata: 54 minuti
Gli Antimatter tornano con un disco contenente "brani del passato" mai registrati prima.
Già me li vedo Mick Moss e soci, al release party di A Profusion of Thought, rintanarsi in un angolo, fisicamente vicini e seri in volto, sussurrarsi: "And I can feel no contact, I can feel no contact here, I can feel no contact, I can feel no contact here at all" mentre il resto degli astanti si ubriaca e rumoreggia, inconsapevole del dramma esistenziale che proprio lì in fondo si va consumando.
All'ottavo lavoro in studio, la sostanza della dark rock band inglese non cambia: malinconia a catinelle, semplici ed efficaci melodie struggenti, la voce profonda e vibrante del buon Moss di cui sopra e schitarrate quadrate e monotone a cercare di rafforzare il tutto, in una formula ripetuta costantemente e disattesa solo da qualche piccola variazione (leggasi i riusciti innesti di sassofono).
Oh, l'insieme si lascia ascoltare piacevolmente ed appaga il bisogno di tristezza insito in ogni novello Richmond Avenal (sempre e solo amore per The IT Crowd) che si rispetti, ma la sensazione che gli Antimatter abbiano dato tutto quello che potevano dare scorre potente, fatalmente inesorabile nel vecchio cuore malandato di un solitario barbone sovrappeso di una mesta provincia di una grigia regione che al mercato mio padre comprò, piangendo.
Scenderemo nel gorgo, nudi?
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