Copenhagen Cowboy (2023)

[serie #30]

-info-

Regia: Nicolas Winding Refn

Sceneggiatura: Nicolas Winding Refn

Nazione: Danimarca

Episodi: 6

Disponibile su Netflix

Se siete alla ricerca di qualcosa di diverso, originale, personale, fuori di testa ed esteticamente eccelso, accomodatevi pure.

Miu è un'esile e poco loquace (super)eroina che va in giro per la Copenaghen criminale a prendere a calci in culo i malvagi.

Il mio amore per Nicolas Winding Refn s'alterna tra il bene (The Neon Demon), il molto bene (Drive), il benissimo (Bronson) ed il limonami duro (Valhalla Rising), quindi la notizia di una serie TV, finanziata con la grana di Netflix, in mano all'esteta danese mi ha fomentato non poco.

Copenhagen Cowboy è una produzione cento per cento Refn, sontuosi pregi e soliti difetti compresi.

Quando è l'immagine a dover portare avanti la narrazione, allora l'incredibile gusto estetico, l'evocativo utilizzo della fotografia e le inquadrature rotanti rapiscono lo sguardo e sodomizzano di bellezza le sinapsi, travolgendo la retina d'elegante poetica neon, sequestro intellettuale che avviene per le prime tre puntate.

Poi i personaggi iniziano a parlare e viene a galla un'altra costante della cinematografia di Nicolas Winding Refn: non è bravo a scrivere come lo è a girare.

Il nostro inizia a caricare di sciocchi dialoghi poco interessanti una storia che dal non detto traeva grande forza, ed a nulla serve spingere il piede sull'acceleratore dell'assurdo: il gioco d'equilibri si rompe, la sospensione dell'incredulità va in malora e l'atmosfera si disperde nel vuoto del "ma che cazzo, oh!", risollevandosi prepotentemente nell'ultima incredibile puntata, dove i videogiocatori più "mortalmente incastrati" avranno di che ghignare soddisfatti per l'inaspettato cameo.

Copenhagen Cowboy compete comunque in un campionato differente dal resto della compagnia di piattaforma streaming, e sia lodato il cielo che produzioni così riescano ad essere finanziate, pubblicate e godute.

Ah, sparate l'audio a manetta, ché la colonna sonora è 'na bomba fotonica, che accompagna e completa perfettamente le immagini.

Per me, se non si è capito, è un grosso sì.

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