Kidou Soukou Dion (1992)
[videogioco #104]
[ShootingFesta #67]
-info-
Titolo occidentale: Imperium
Sviluppatore: Jorudan
Publisher: Vic Tokai
Sistema: Super Nintendo
Nazione: Giappone
Nel 2027 (cioè, tra poco), su un pianeta lontano, dei robot schiavizzano dei robot che costruiscono un robot pe' fa' il mazzo ai robot stronzi. Ma il robot non possono guidarlo i robot (dei geni, oh) e il compito spetta ad un umano: tu.
Quando vedo un qualsiasi tipo di robottone da pilotare in uno shooter verticale, soprattutto se si cita la roba di Yoshiyuki Tomino, il mio cuore fa "plof" e la patta fa "plaf": le due cose più belle inventate dall'uomo insieme, tutte per me!
Kidou Soukou Dion si presenta bene, grazie alla bella grafica, al piacevole sistema d'armamento progressivo (gestito con i punti esperienza) ed ai soliti e solidi cliché del genere videoludico proposto, personalmente sempre apprezzati anche se spesso ridondanti.
Purtroppo il mecha-shooter di Jorudan rallenta da far schifo appena il numero di sprite a schermo supera una bassissima soglia, compromettendo la fruizione giocosa con un fastidioso tempismo che devasta, uccide, falcidia e blasta il già altalenante ritmo.
Se a questo grave scivolone tecnico sommiamo degli effetti sonori da denuncia per violenze uditive, l'attraversamento dei lunghissimi livelli e le interminabili battaglie con i boss sfiorano il supplizio masochistico, pratica che si può sopportare se il gioco in questione valesse la candela, e Kidou Soukou Dion non merita tutta 'sta dedizione.
L'intro è figa però.
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