The Forest of Love (2019)

[film #233]

-info-
Titolo originale: 愛なき森で叫べ (Ainaki Mori de Sakebe)
Regia: Sion Sono
Sceneggiatura: Sion Sono
Nazione: Giappone
Durata: 151 minuti
Disponibile su: Netflix

Ispirandosi alle efferatezze del più terrificante serial killer nipponico (Futoshi Matsunaga, per approfondire: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Futoshi_Matsunaga), Sion Sono porta su Netflix un "best of" dei suoi quarant'anni d'estremismo cinematografico.

Sarei sinceramente interessato a osservare le reazioni di un "utente medio" della popolare piattaforma di streaming americana al termine della visione di The Forest of Love, esordio mainstream di uno dei registi moderni più controversi e indigesti, abitualmente adorato da una nicchia ristretta d'appassionati e sconosciuto alla massa.

L'operazione "biglietto da visita" operata da Sion Sono è comprensibile ed eseguita alla perfezione, con il consueto carico di disagio, disturbo, momenti choc e nichilismo galoppante, ma per quelli come me, che hanno sperimentato sulla propria psiche la ruvida poetica sanguinolenta del giapponese, The Forest of Love non è altro che un bignami confezionato con mestiere di cose fatte e dette meglio nei suoi film precedenti.

Se siete curiosi, e volete addentrarvi nel famigerato cinema extreme ma d'autore, allora questa produzione targata Netflix è certamente un sapido antipasto, ma l'abbuffata corposa di Sion Sono dovreste farla con perle come Suicide Club, Love Exposure e il potentissimo Cold Fish, di cui ho scritto pochi giorni fa e che torno a consigliare con tutto me stesso.

Siate coraggiosi e guardatelo, potreste scoprire la bellezza sregolata della diversità.

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