Il mostro di St. Pauli (2019)
[film #330]
-info-
Titolo originale: Der Goldene Handschuh
Regia: Fatih Akın
Sceneggiatura: Fatih Akın
Nazione: Germania, Francia
Durata: 110 minuti
Film basato sulla storia vera di Fritz Honka, serial killer tedesco che, tra il 1970 e il 1975, uccise e fece a pezzi quattro donne ad Amburgo.
Il mostro di St. Pauli è un film difficoltoso da guardare, perché Fatih Akın non lascia spazio a nessun tipo di moralismo e mostra l'orrore senza filtri, in un iperrealismo brutale e disturbante che contorce le viscere.
La camera dell'artista tedesco si accalca sul personaggio mentre s'alcolizza, rinchiude lo spettatore nella topaia in cui sevizia, percuote, uccide e fa a pezzi le vittime e lo costringe a respirare i miasmi di carne marcia di cui sono intrise le pareti, in un pericoloso gioco di gambe in cui è facile perdere l'equilibrio e cadere nella pornografia della violenza.
Pur non sminuendo o "giustificando" neanche minimamente le mostruosità commesse dall'orredo e folle omicida Fritz Honka, lo sguardo freddo e distaccato scelto dal regista su tanta abominevole depravazione umana suscita emozioni fortemente contrastanti, alternando il disgusto alla tristezza, la rabbia ad una strana forma di pietà, inscenando con intensità la corrotta disperazione autodistruttiva ed alcolica degli scarti della cosiddetta società, dei demoni famelici travestiti da omini viscidi, di donne anziane frantumate che affogano lentamente in un bicchiere sbeccato e di anime dannate per cui non c'è pace o redenzione, ma solo il gelido fallimento di una morte atroce.
Alla fine, come sempre, l'umanità è marcia.
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