Piscina infinita (2023)

[film #331]

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Titolo originale: Infinity Pool

Regia: Brandon Cronenberg

Sceneggiatura: Brandon Cronenberg

Nazione: Francia, Canada, Ungheria, USA

Durata: 118 minuti

Una coppia, in vacanza in un resort da urlo su di un'isola esotica, fa amicizia con un'altra coppia ben più spregiudicata e... PSYCHEDELIC BODY HORROR!

Terzo film per Brandon Cronenberg, ormai pienamente padrone della propria poetica che, seppur influenzata dalla genialità paterna, ha trovato uno stile personale per vomitare e concretizzare i propri tormenti intellettuali.

Il protagonista di Piscina infinita è uno scrittore fallito, arenatosi nel deserto dell'ispirazione dopo un unico e scialbo romanzetto d'esordio, artista di facciata che come un parassita sopravvivere grazie al flusso finanziario e sentimentale di una moglie facoltosa, un portafoglio vivente di bell'aspetto e aspettative disattese.

L'isola immaginaria scelta come meta turistica è il luogo ideale dove lasciarsi travolgere da ogni tipo di depravazione, pulsione ferale, crimine violento, droghe esoteriche e dissoluzione morale, un inferno materiale di cloni sacrificali, orge lisergiche, falli eruttanti da vagine deformi e violenta brutalità di stato, elementi con cui lo scrittore cerca di riempire l'involucro vuoto quale è, un guscio di carne dove l'eco della mediocrità si quieta nella totale apatia.

Brandon Cronenberg riflette sulla dipendenza e il fascino irresistibile del proibito, della perdizione, del male come terapia, di come l'essere umano senta l'istintivo bisogno di precipitare nell'abisso prima di un'eventuale e tardiva rinascita, se mai sia possibile smettere di sprofondare nella piscina infinita dell'esistenza, sperando di trovare un appiglio momentaneo a cui aggrapparsi.

Estetizzante, allucinogeno, disturbante e bellissimo.

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