El Viento (1991)

[videogioco #117]

-info-
Titolo originale: エル・ヴィエント
Sviluppatore: Wolfteam
Publisher: Wolfteam
Nazione: Giappone
Sistema: Sega Mega Drive

Nella New York del 1920, Al Capone, in compagnia di un santone e una sacerdotessa, vuole evocare il male assoluto per distruggere e dominare tutto, ma gli stronzi non hanno fatto i conti con la giovane maga peruviana Annet Myer.

El Viento, secondo capitolo di una dimenticabile trilogia di Wolfteam, è stato per moltissimi anni il mio sogno bagnato, contemplato in adorazione sulle pagine di Consolemania e desiderato come pochi.

Pur avendolo assaggiato in emulazione negli anni successivi, solo adesso mi sono messo di buzzo buono e l'ho portato a termine, maledicendo me stesso ed il Giappone tutto al ritmo di save state furenti.

L'action platform di Wolfteam ha quella bella grafica, grezza e anime, della prima ondata di giochi nipponici per console a 16 bit, un discreto accompagnamento musicale, tante graziose schermate d'intermezzo e la giocabilità goduriosa propria del genere, ma ci sono due tronchi con cui fare i conti, pronti a deflorare chiunque voglia cimentarsi nell'impresa: un level design psicotico e momenti di frustrazione così intensi da rasentare il puro sadismo.

Tra un santo e l'altro, si subiscono angherie continue da nemici fastidiosi (i pipistrelli dell'ultimo stage), mentre delle sezioni platform (tipo le girandole del secondo livello) si possono superare solo con massicce dosi di culo, ovviamente dopo un paio d'ore di tentativi.

Sì, le boss fight sono infami ma divertenti e con qualche trovata gustosa, ma per tutta la durata di El Viento si prova un fastidio costante e spesso esasperate, emozione non propriamente adatta all'intrattenimento videoludico.

Consigliato solo ai masochisti con problemi di nostalgia molesta.

#ElViento
#Wolfteam
#SegaMegaDrive
#Videogame
#year1991

Commenti

Post più popolari