Germania anno zero (1948)
[film e corti #365]
-info-
Regia e sceneggiatura: Roberto Rossellini
Nazione: Italia, Francia, Germania
Durata: 78 minuti
Tra le macerie di una Berlino dilaniata dalla Seconda Guerra Mondiale, un ragazzino tedesco di tredici anni cerca di fare sopravvivere la propria famiglia.
In anni di polarizzazione violenta, di pornografia del dolore, di spettacolarizzazione della sofferenza e di mortificazione dei messaggi, un capolavoro come "Germania anno zero" straccia il cuore, torce le viscere ed infiamma il cervello con una poesia, un'intelligenza e un rispetto che appaiono retaggio di un modo di pensare e vivere smarrito per sempre, sacrificato ingenuamente in nome di un finto benessere a scadenza in cui si è divinità e nullità, voce unica ed unica verità.
La storia del giovanissimo Edmund, il suo coraggio esasperato sin alle più estreme conseguenze, il suo disperato tentativo di espiare colpe per scelte mai fatte, mentre giace in un limbo temporale dove non esiste la spensieratezza della fanciullezza, né l'autorità dell'età adulta o il ristoro della fede, è uno straziante affresco storico, sociale, politico ed esistenziale di rara bellezza e sconvolgente intensità, un'opera d'arte che segue un bambino, schiacciato dal peso di un'umanità in frantumi, che ha la forza di fare quello che i vili "grandi" dovrebbero fare: comprendere gli errori, riconoscere le colpe, accettare le conseguenze e ripartire, ricominciando dall'anno zero.
Magistrale, indispensabile, immortale.
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