Possession (1981)

[film e corti #406]

-info- 

Regia e sceneggiatura: Andrzej Żuławski

Nazione: Francia, Germania 

Durata: 123 minuti

• La crisi matrimoniale di una coppia degenera in una follia nichilista d'autore.

Dopo averne sentito parlare per svariati anni, ho deciso d'affrontare il famigerato "Possession" del regista Andrzej Żuławski, restandone profondamente annichilito.

Dalla trattazione della fine di un rapporto di coppia morboso e pieno di zone d'ombra, l'artista polacco espande lo sguardo all'intera razza umana, progenie corrotta abbandonata al caos più feroce ed irrazionale da un dio distratto, sadico e avverso.

Attraverso una regia incredibile, cinetica e mai doma, scandendo il ritmo narrativo con un montaggio nervoso e affidandosi alla recitazione esasperata e travolgente dei due attori protagonisti (Isabelle Adjani, nei panni dell'adultera e psicotica Anna, è semplicemente clamorosa), l'incubo audiovisivo di cui si è prigionieri tagliuzza le carni con sequenze l'agghiacciante intensità (quella nella metropolitana deserta fa rizzare anche i peli non ancora affiorati), utilizzando la dissonanza propria del grottesco per generare una cappa d'isolamento claustrofobico, una condizione sia fisica che mentale dove la speranza e la salvezza sono solo parole vuote in prigioni di cemento dai muri scrostati.

"Possession" è un'opera ostica e indecifrabile che richiede una visione attenta, e il rischio di farsi male non fa che accrescerne l'impatto emotivo, allegorico e visceralmente sensoriale.

Strepitoso.

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