Enter The Void (2009)

[film e corti #426]

-info-

Regia e sceneggiatura: Gaspar Noé 

Nazione: Francia, Germania, Canada, Italia

Studio: Fidélité Films

Durata: 150 minuti 

• Un giovane spacciatore viene ucciso mentre è strafatto di acidi e la sua anima inizia a vagare per Tokyo, restia ad abbandonare la sorella in vita.

Ogni volta che ti accingi a guardare un'opera di Gaspar Noé non puoi mai sapere quale viaggio compirai, quali corde emotive pizzicherà con veemenza e quali sensazioni ti travolgeranno durante e dopo la visione.

L'artista franco argentino è uno dei pochi a saper maneggiare, con estrema intelligenza, la provocazione come mezzo d'espressione, sfidando apertamente lo spettatore ad abbandonare la propria comfort zone e lasciarsi tramortire da un assalto visivo e concettuale urticante, fastidioso, stimolante.

"Enter the Void" pretende quasi tre ore di vita da spendere in un trip psichedelico assoluto (in prima e terza persona), fluttuando in una Tokyo tutta neon, droga e sesso, prigionieri nella testa di un ragazzo schiavo di un amore fraterno dai contorni incestuosi e dal passato tragico.

Un'opera così coraggiosamente fuori da ogni logica di mercato, che se ne sbatte le palle di ciò che è d'uopo fare per tranquillizzare chi sgancia la grana, è già una follia saperla realizzata, ma se aggiungiamo al sublime svarione spirituale anche l'incredibile talento visionario e tecnico di Gaspar Noé, non è azzardato affermare che con "Enter the Void" il cinema ha scoperto, sconcertato, un modo nuovo di raccontare per immagini.

Incredibile.

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