L'uomo nell'alto castello (1962)

[romanzi e racconti #109]

-info-

Titolo originale: The Man in the High Castle

Autore: Philip K. Dick

Nazione: USA

Traduzione: Marinella Magrì

Editore: Mondadori

Collana: Oscar Moderni Cult

• In un presente alternativo l'Asse ha vinto la Seconda Guerra Mondiale e il mondo è diviso tra la Germania Nazista e il Giappone (ai fasci viene giustamente dedicata solo una singola, insignificante riga), ma circola un romanzo illegale che racconta una storia diversa: la nostra.

Con la scusa della pubblicazione di una recente edizione de "L'uomo nell'alto castello" a cura di Mondadori (precedentemente conosciuto da noi come "La svastica sul Sole" e vincitore del Premio Hugo del 1963), giustificata da una nuova traduzione e da una piacevole nota introduttiva firmata da Emmanuel Carrère, ho riletto il capolavoro filosofico, ucronico e iconico di Philip K. Dick, rivivendo sulla pelle il solito brivido che l'autore americano, geniale e squilibrato in dosi paritetiche, riesce a regalarmi, quel continuo dubitare, smontare, immaginare e non capirci un cazzo sulla presunta realtà, sulla storia, sulla memoria e sull'umanità.

Un romanzo di un'intensità riflessiva e introspettiva dolorosa, dove domande necessarie non trovano risposta perché risposte "corrette" non esisteranno mai, sorretto da un intreccio appassionante ricco di personaggi complessi.

Imprescindibile per ogni amante della letteratura cerebralmente rilevante.

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