Carnival of Souls (1962)
[film e corti #575]
- Trama
Un'organista, unica sopravvissuta di un mortale incidente stradale, è perseguitata da un'oscura presenza invisibile agli altri.
Realizzato in appena tre settimane utilizzando attrezzature "prese in prestito" e un budget di 30.000 dollari, "Carnival of Souls" è il seminale debutto cinematografico di Herk Harvey, un'opera di culto, snobbata e dimenticata per decenni, che ha dichiaratamente influenzato autori di peso del cinema del brivido come George A. Romero, John Carpenter e soprattutto David Lynch.
Onirico, spettrale e angosciante, il supplizio fantasmagorico di Mary è il delirante annullamento di una donna incapace di relazionarsi con gli esseri umani e con Dio, una vagabonda nel limbo dell'esistenza che barcolla nella terra di confine dove vita e morte danzano il tango della solitudine, dell'alienazione e dell'isolamento.
Girato in un tagliente bianco nero dal ricco estro visivo, vive d'atmosfera "Carnival of Souls", tesa, surreale e straniante, alimentata dal dissonante lavoro d'organo del compositore Gene Moore, co-protagonista indiscusso di uno dei capolavori più influenti e ammalianti dell'horror psicologico d'autore, dimostrazione indiscutibile di come il talento puro trovi il modo d'esprimersi facendo di necessità virtù.
Imprescindibile.
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