Figlio di Dio (1973)
[romanzi e racconti #198]
-info-
Titolo originale: Child of God
Autore: Cormac McCarthy
Nazione: USA
Traduzione: Raul Montanari
Editore: Einaudi
Tipologia: romanzo
Pagine: 173
Disponibile in: eBook (€7,99) e copertina flessibile (€12,00)
• Trama
La discesa agli inferi di Lester Ballard, un reietto sociopatico che vive sulle montagne del Tennessee negli anni '60, commettendo atrocità innominabili in una costante regressione primordiale.
Breve, brutale e disturbante, "Figlio di Dio" è uno dei modi più disarmanti per approcciarsi a un titano della letteratura americana moderna, un romanzo dalla prosa ruvida e scarnificata che manda a fanculo la morale e spalanca squarci purulenti sugli abissi marcescenti dell'animo umano.
In una terra ostile inzaccherata dal residuo umido di una comunità degradata, la natura violenta e desolata è lo specchio di un personaggio ripugnante, bestiale e totalmente frantumato, eppure fastidiosamente vivo, una creatura nata malvagia e che al male ritorna, perché del futuro, del perdono o della redenzione non sa che cazzo farsene.
Descrizioni potenti e improvvisamente liriche, solitudine e alienazione, vita agra e morte atroce, "Figlio di Dio" è un'opera estrema e spietata, refrattaria alla speranza e lucidamente cinica, ma è arte che scuote le viscere, sfianca il cervello e pugnala ripetutamente il cuore.
Meraviglioso.
«Ballard guardava questo balletto vorticare e sbandare e far schizzare il fango da sotto la neve, e continuò a guardare l’orgia d’amore e di sangue scrivere sulla neve la cronaca della battaglia, e lo vide sgorgare a spruzzi da un polmone spaccato, il nero sangue che viene dal cuore, e tutto piroettava e roteava finché non risuonarono gli spari e fu la fine.»
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